Il Progetto – Festival delle radici

2024 - ANNO DELLE RADICI ITALIANE

Un progetto Glocal Think

La Glocal Think è un Luogo di Incontro e Confronto tra imprese, associazioni ed istituzioni. Un’ecosistema che ha come obiettivo la valorizzazione dei Territori, soprattutto quelli più piccoli e riconducibili alle aree interne del nostro Paese.

Vogliamo sviluppare una piattaforma phygital in cui poter condividere esperienze e progettualità con la convinzione che la forza è nella Rete e nella partecipazione, ma attraverso le competenze.

Alla P.AR.I. (Progetto Aree Interne)è uno dei principali obiettivi che muovono le iniziative della Glocal Think all’interno del quale si sviluppano tutte le progettualità che hanno come scopo quello del ripopolamento delle Aree Interne, della rigenerazione dei piccoli Comuni.

Alla P.AR.I ispira la Missione e la Visione dell’Associazione, in sintesi garantire il benessere degli individui e dei luoghi anche attraverso l’equità di accesso a servizi ed alle opportunità.

Perchè un Festival delle Radici?

Nel 2022, in un evento a Santo Stefano del Sole, in provincia di Avellino, la Glocal Think ha lanciato il progetto “Radici”, con l’obiettivo di avviare un percorso di costruzione di una rete Pubblico-Privata intorno a valori condivisi, che uniscono i principi della Glocal con quelli identitari delle Comunità.

Insieme a sindaci visionari sono nati il Comitato delle Radici Irpine ed il Comitato delle Radici Ciociare:due modelli di reti territoriali, diventati poi oggetto di studio e di una tesi universitaria alla Roma Tre.

I Comitati hanno generato progetti e consolidato le reti, dando vita, ad esempio, in Irpinia, alla D.M.O. Irpinia Montagna d’Amare, oggi partner di questo Festival.

Intorno alle radici ed ai valori condivisi stiamo continuando a costruire modelli e buone pratiche, replicabili nei diversi territori, per offrire soluzioni attraverso gli esempi.

Il Festival invita tutti a unirsi nel viaggio, a condividere le proprie storie, a imparare dalle tradizioni degli altri e a celebrare l’inestimabile eredit� culturale che ci lega.